Il Comune di Benestare ripudia la guerra e riconosce nella Pace un valore ed un diritto fondamentale delle persone e dei popoli.

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Celebrazione 4 Novembre - Discorso del Sindaco

Cari concittadini, siamo oggi chiamati a solennizzare la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, dinnanzi ad un Monumento, quello dei Caduti, che rappresenta per noi la rievocazione formale e morale del sangue versato dai nostri cari concittadini caduti per la nostra libertà....

...Porgo un saluto fraterno all’Associazione dei Combattenti e Reduci di Benestare, che ringrazio per la testimonianza del sacrificio di numerose famiglie Benestaresi rimaste orfane di padri e figli che lontano da questa terra lasciarono la vita per il bene della nostra patria.
Saluto le autorità militari, civili e religiose presenti, gli insegnanti, ma soprattutto i ragazzi delle nostre scuole.
Il IV Novembre rappresenta, per la nostra Nazione, cari ragazzi, una ricorrenza molto importante. Oggi infatti, siamo tutti chiamati a rendere omaggio e onore ai caduti di tutte le guerre, ovvero a tutte quelle persone che hanno sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia del nostro Paese.
Così come festeggiamo, “in questa solenne giornata” le Forze Armate italiane che, quotidianamente, in Italia e all’estero onorano la bandiera tricolore e il popolo italiano tutto.
Pochi giorni fa, il 26 di Ottobre, sono stato a Teano in occasione della celebrazione del 150° anniversario dello storico incontro tra Garibaldi e il Re Vittorio Emanuele II, atto finale dell’unità politica d’Italia.  E proprio da Teano ho voluto portare simbolicamente a Benestare, per la commemorazione di questa giornata, un tricolore donatomi dall’Associazione Pro-Loco della ridente cittadina campana.
Sono stato a Teano insieme a numerosi amministratori del sud per dare più forza al messaggio pacifista e meridionalista da parte di un Sud Italia che vuole rinascere nel segno dei valori dell’Unità Nazionale e in controtendenza a miopi spinte separatiste e antimeridionali.
Riproporre con insistenza la questione meridionale nell’agenda politica del governo nazionale, non significa voler a tutti i costi condurre una battaglia politica finalizzata specificatamente all’area economicamente più povera del Paese, quale il meridione, ma piuttosto chiedere con tutte le forze che i diritti costituzionalmente garantiti siano concretamente estesi anche alla nostra gente. Bisogna prendere coscienza del fatto che difendere la libertà del meridione significa non altro che difendere la libertà dell’Italia tutta.
Io inviterei chi guarda al meridione come ad un peso e non a una risorsa di questa Italia, di venire a visitare i nostri monumenti dedicati ai Caduti in guerra, e di contare quanti meridionali sono morti per amor patrio. Il sangue versato, il sacrificio umano non può essere cancellato. La memoria perciò è un dovere civile e morale.
E Benestare non dimenticherà mai i 69 figli di questa terra, che non hanno avuto la fortuna di conoscere la via del ritorno.  69 giovani caduti  per la nostra Patria e per la nostra libertà. E come lo scorso anno, voglio ancora ricordarli tutti:

 






 

 
GUERRA     1915 – 1918
CHINE’        Giovanni
CICCIARELLO    Michelangelo
CORDI’        Bruno
CORSICA        Romualdo
CRISTARELLA    Giovanni
CRISTARELLA    Nunziato
GARREFFA    Carmine
GARREFFA    Pasquale
GUIDACE        Francesco
MACRI’        Rocco
MACRI’        Vincenzo
MUSOLINO     Giovanni
MUSOLINO    Giovanni
MUSOLINO    Nunziato
MUSOLINO    Pasquale
PASCALE        Antonio
PELLE        Filippo
PELLE        Giuseppe
POLLIFRONE    Bruno A.
POLLIFRONE    Francesco
POLLIFRONE    Francesco
ROCCA        Bruno
ROCCA        Giuseppe A.
ROCCA        Pasquale
ROCCA        Saverio
ROMEO        Alfredo
ROMEO        Giovanni
ROMEO        Renato
ROMEO        Rosario
SCHIRRIPA    Domenico
TRIMBOLI        Vincenzo
VERSACI        Pasquale
ZAPPIA        Generoso
ZAPPIA        Giovanni
ZAPPIA        Pasquale
ZITO            Francesco
ZITO            Giuseppe
ZITO            Nicola

GUERRA     1936 – 1937
BLEFARI        Francesco
PRINCI        Rocco

GUERRA     1940 – 1945
ALBANESI        Bruno
CALLIPARI    Vincenzo
CATANIA        Federico
COMPERATORE    Giovanni V.
CRISTARELLA    Francesco
DE LORENZO    Pasquale
DODDO        Antonio
ELIA            Francesco
FERRO’        Agostino
GARREFFA    Carmine
GARREFFA    Giuseppe
GARREFFA    Pasquale
GARREFFA    Vincenzo G.
IELASI        Rocco
MACRI’        Giuseppe
MACRI’        Vincenzo
MUSOLINO    Antonio
MUSOLINO    Domenico
MUSOLINO    Giuseppe
PARISI        Giuseppe
PASCALE        Giovanni B.
PASCALE        Saverio R.
PIZZATA        Pasquale
POLLIFRONE    Domenico F.
POLLIFRONE    Giuseppe A.
ROCCA        Vincenzo
SCOPACASA    Carlo
SICILIANO       Bruno
ZITO         Antonio
        
Cari concittadini, è necessario che la memoria diventi strumento di coscienza civile nel presente, che ognuno si assuma la responsabilità della propria storia, ed ereditare la storia del nostro paese significa anche ereditare il sacrificio di chi ha lottato per una causa comune, per un’ideale comune. Il sacrificio lo si eredita onorandolo. Ed è nostro dovere onorare i 69 caduti benestaresi, i pianti delle loro madri, delle loro mogli e dei loro figli, non solo il 4 di Novembre, ma attraverso la nostra quotidiana condotta di vita. Perciò abbiamo il dovere morale e civile di ripudiare ogni forma di violenza e di abuso che minano la libertà di ognuno.
Voglio dirlo, soprattutto a voi ragazzi, costruite il vostro futuro guardando ai grandi ideali della pace, della libertà e della democrazia,  prendete coscienza che un mondo senza regole non è giusto e conveniente per nessuno. Siate orgogliosi del lavoro dei vostri padri e rifiutate ogni forma di violenza e di malaffare. Guardate alle forze dell’ordine con senso di fratellanza, come a delle persone che tutti i giorni lavorano per tutelare i vostri diritti e la vostra libertà. Abbiate rispetto per i vostri insegnanti e per i loro insegnamenti, fatene tesoro e amate la scuola, la più grande palestra di democrazia.
Concludo con l’augurio che questa giornata non rappresenti un semplice seppur doveroso rituale, ma sia l’inizio di un percorso preparatorio per il 150 anniversario dell’Unità d’Italia, che ricorrerà tra pochi mesi e che avremo l’onore di festeggiare anche qui a Benestare.
L’Unità nazionale è un valore dal quale non possiamo prescindere se vogliamo fino in fondo onorare il dovere civile fondamentale che noi tutti abbiamo: consegnare alle prossime generazioni un futuro migliore nel segno della libertà, dell’uguaglianza, della pace e della fratellanza.

Viva la l’Italia unita,
viva le Forze armate,
viva Benestare.

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