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Vincenzo Musolino -  Attore


Vincenzo Musolino

 

Uno dei personaggi di Benestare di cui poco si parla e che di lui i giovani del paese non conoscono la storia è Vincenzo Musolino. Eppure, Musolino non è un personaggio  preistorico ma nato il non molto lontano nove maggio del 1930 e morto a Roma, (purtroppo molto giovane) lo stesso giorno (combinazione) della sua nascita: il nove maggio del 1969 -
Vincenzo Musolino era un concittadino della Contrada Canale di Benestare,  figlio di papà benestarese e mamma proveniente di un piccolo centro delle vicinanze di Reggio C.
Il padre di Vincenzo, soprannominato "Lucifero" per la sua capacità di "comunicare" con Satana, trasferitosi a Reggio Calabria per motivi di lavoro e abitando vicinissimo alla riva dello Stretto di Messina, portò il figlio "Cecè" ad intraprendere il mestiere di pescatore. Il giovane benestarese, appena maggiorenne, lì venne scoperto dal noto regista Renato Castellani che di lui "s'innamorò" per il suo portamento atletico, (infatti Vincenzo, già diciottenne si presentava  di una bellezza rara), alto e robusto con lunghi baffi e la capigliatura folta e ondulata). Il regista nel conoscerlo non esitò un'istante e lo scelse quale attore protagonista del suo film, Due soldi di speranza. Questo film del 1951, di cui lo stesso V. Musolino dettò la trama, risultò molto bello e fu accolto favorevolmente dalla critica cinematografia del tempo: era il periodo del neorealismo e due soldi di speranza fu classificato il primo film del neoralismo rosa. Il film fu selezionato e vinse nel 1952 il gran premio a Cannes.
Vincenzo Musolino partecipò ad altri film e con ruoli meno importanti, ma quasi sempre diretto da registi di fama, quali: Pietro Germi con il film del 1952, Gelosia;  Antonio Leonviale con il film Noi Cannibali, film del 1953  e con altri registi recitando in oltre 20 film (circa) come: Duello in Sila, La tana dalla tacca del lupo e persino nel noto film la Ciociara, a fianco della grande Sofia Loren.
La carriera di Vincenzo Musolino proseguì fino a gl'ultimi anni della sua breve vita in qualità di produttore e regista di film western. Due risultano i film che lui diresse come regista; il primo, "Chiedi perdono a Dio... non a me", del 1968  ( film che da benestarese e originario della stessa Contrada Canale di "Cecè Musolino",  vidi la proiezione al cinema-teatro Colosseo di Torino, nel lontano1968, cioè, alcuni mesi prima della scomparsa del nostro (quasi) dimenticato, artista. Il suo ultimo lavoro, Quintana, uscì nelle sale cinematografiche i primi mesi del 1969, poco prima dell'immatura sua scomparsa. 
                               


Ferdinando Scopacasa (1918-1986)  - detto u Capu zona è stato uno dei più famosi suonatori di "ciarameddha" dell'intera provincia di Reggio Calabria. Celebri le sue esibizioni presso il Santuario della Madonna di Polsi


 

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